Tempo di cambiare

_Maggio 2019_

Sono tornato da poco dalla Cina, è il mio secondo viaggio nella terra dove è nato il Feng Shui, il Kung-Fu e il Daoismo. Ho visitato nuovamente grandi città come Beijing e Shanghai (rispettivamente 3’ e 2’ città più popolosa del mondo al momento in cui scrivo) e poi sono stato qualche giorno nel Wudang o meglio nel Wudang Shan cioè nelle montagne del Wudang. Comprensorio montuoso di estensione di circa 312km i cui templi sono protetti come patrimonio dell’umanità dal UNESCO dal 1994. In questi giorni ho avuto la fortuna di parlare con Monaci nei templi daoisti nascosti dalle montagne. Sono stati momenti emozionanti, nelle parole e nei silenzi. Nel guardare insieme l’effetto della natura e della naturalezza sul uomo.

Una cosa che è rimasta con me dopo questa esperienza è la rinnovata chiarezza di un concetto di “stare bene” più Daoista, se mi perdonano gli studiosi seri sul argomento vorrei fare qualche riflessione personale.

Tutti cerchiamo di vivere e vivere bene...ma cosa significa bene?

Non c’è niente di “bene” in assoluto, ma può esserci il bene per te in questo momento e in questo posto...ma cambierà, così come la natura cambia e si adatta continuamente.

La natura è dura, forte e flessibile. Ha una flessibilità di cui difficilmente riusciamo a coglierne l’efficacia ed il continuo fluire e questo è colpa del tempo. Diciamocelo, abbiamo tempi molto diversi da tutto quello che ci circonda e senza capire questo, tutte le lezioni che la natura può darci non possiamo coglierle. La fase adulta della vita dell’effimera (o efemera), un piccolo insetto acquatico, dura solo un’ora e mezza, mentre esistono alberi con più di 3000 anni. I cicli climatici posso variare con tempi di 10.000 anni. L’unica cosa certa è che tutto, prima o poi, cambierà.

Quindi cosa può farci stare bene?

Accettare il cambiamento.

Accettare il cambiamento qualunque esso sia e che questo sia il nostro, di chi ci sta attorno o dell’ambiente in cui viviamo. Qualcosa cambierà sempre e se non sta cambiando ora, o succederà, o non ce ne stiamo rendendo conto.

Stare bene può significare questo, nel Daoismo è cercare l’equilibrio nello squilibrio è trovare un centro in una continua oscillazione e la felicità in tutto questo è accettare il gioco, accettare di giocare e magari accettare anche di non essere dei grandi giocatori ma cercare di divertirsi comunque.

Lasciare scorrere lo yin e lo yang, lasciarli fluire l’uno dentro l’altra, permettere momenti quasi completamente yin ed altri quasi completamente yang e ricominciare.

Questo per me è stare bene ed è anche praticare il Feng Shui; cercare la soluzione migliore, in un dato momento per un dato periodo di tempo. Potrebbe essere un periodo molto lungo, ma potrebbe essere anche un intervento breve che spingerà al cambiamento, spingerà a stare bene ma costringerà di nuovo a cambiare, a modificare la casa, lo stile di vita a trovare una soluzione differente.

La prima domanda che normalmente mi viene fatta è: cos’è il Feng Shui?

Ci sono mille risposte, hanno scritto mille articoli, utilizzato mille parole, per me il Feng Shui è ciò che fa stare bene, ciò che ci riporta alla naturalezza, ad un rapporto armonico con quello che ci circonda.

Lo applico cercando di capire e conoscere al meglio il posto e la persona che mi contatta, studiando entrambi e studiandoli nel tempo per trovare la risposta migliore in quel determinato momento e per il maggior tempo possibile.

Forse una consulenza Feng Shui non risolverà completamente il problema ma sicuramente aprirà la porta alla soluzione, permetterà quel cambiamento positivo che ci porterà sulla strada giusta. Se invece arriviamo ad una consulenza alla fine del nostro processo, sarà proprio quel tassello mancante che ci permetterà di “stare bene”, di portare a compimento il nostro ciclo o di iniziarne nella maniera migliore uno nuovo.